In the Earth Time

Gyeonggi Ceramic Biennale

Yeoju Dojasesang (World Ceramic Livingware Gallery)

7, Silleuksa-gil, Yeoju-si, Gyeonggi-do Province

22 Aprile – 28 Maggio 2017

a cura di : Irene Biolchini

organizzata e coordinata da: Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza

in collaborazione con: Korea Ceramic Foundation

Con il patrocinio di: Comune di Faenza

Artisti: Salvatore Arancio, Francesco Ardini, Nicola Boccini, Silvia Celeste Calcagno, Chiara Camoni, Francesca Carone, Giacinto Cerone, Antonella Cimatti, Mirco Denicolò, Giorgio Di Palma, Giuseppe Ducrot, Marino Ficola, Luca Freschi, Monika Grycko, Ana Hillar, Luciano Laghi, Chiara Lecca, Matteo Lucca, Nero/Alessandro Neretti, Paolo Polloniato, Giovanni Ruggiero, Andrea Salvatori.

Comunicato:

In The Earth Time sarà ospitata all’interno della Biennale della Ceramica di Gyeonggi, in Corea del Sud, dove la mostra rappresenterà l’Italia. L’invito rivolto al Museo da parte della prestigiosa Biennale di Icheon di organizzare un evento legato alla contemporaneità ceramica italiana rientra nelle tante missioni che il Museo faentino riveste nell’ambito nazionale. Promuovere le eccellenze italiane e i nuovi percorsi legati alla poetica ceramica, infatti, sono due indirizzi importanti che si collegano allo storico Premio Faenza, attivo dal 1938, e che il prossimo anno celebrerà il 60° anniversario.

In linea con il tema principale della Biennale, Ode alla Vita, il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza propone una selezione che abbraccia quattro generazioni di artisti, tutti accomunati dalla partecipazione al Premio Faenza, il più longevo premio ceramico della nazione. Il Premio diviene dunque il filtro attraverso il quale analizzare non solo lo sviluppo della ceramica italiana, ma anche lo strumento per misurare come quattro diverse generazioni abbiano interpretato la materia ed il tema della mostra, il tempo della terra. 

É innegabile, infatti, che il tempo della terra determini il tempo del lavoro. Il titolo della mostra allude a questa condizione tecnica, ma anche ad un’ulteriore dimensione: il tempo della terra può anche essere interpretato come il tempo terrestre, cioè la nostra vita fisica, terrena. Gli artisti in mostra partono dalla consapevolezza che quello della superficie terrestre è un tempo determinato, vincolato alla gestione umana delle risorse. Nascono così quattro approcci possibili, che guidano anche le diverse sezioni della mostra: Dalla Natura Morta
alla smaterializzazione dell’oggetto (con lavori di Giacinto Cerone, Chiara Camoni, Giorgio Di Palma, Giuseppe Ducrot, Chiara Lecca, Matteo Lucca, Giovanni Ruggiero, Francesco Carone); Corpo come strumento di misurazione del tempo (Francesco Ardini, Silvia Celeste Calcagno); Apocalisse (Luca Freschi, Monika Grycko, Nero/Alessandro Neretti, Salvatore Arancio, Marino Ficola, Paolo Polloniato, Andrea Salvatori); Spiritualità oltre la materia (Nicola Boccini, Antonella Cimatti, Mirco Denicolò, Luciano Laghi, Ana Hillar).